mercoledì 11 aprile 2012

Groupon e co.


Difficilmente una persona non ha acquistato un coupon su Groupon o su un sito similare. 
Come mai questa formula ha avuto così tanto successo? Ovviamente il vantaggio economico per il consumatore che ha la possibilità di sfruttare un servizio con sconti che sono tra il 30% e il 60% del prezzo usuale è enorme. 






In Italia il boom della coupon-mania è scoppiato circa 2 anni fa. La gente impazziva all'idea di spendere 10 euro per una cena di coppia o una camera doppia di un tre stelle a 30 euro. Sembrava effettivamente un paradiso e Groupon ebbe un successo stratosferico. L'exploit portò alla nascita di molti concorrenti tra cui Groupalia, Let's Bonus., e tantissimi altri. 
Ma chi guadagna da questa formula? In primis Groupon, che si fa pagare dai partner(ristoranti, hotel, bar,aziende..) per pubblicare i loro annunci. Poi ci guadagna il cliente che sfrutta un servizio a un prezzo minore. Infine ci guadagna il partner di Groupon, che ottiene tanta pubblicità(il sito è usufruito da centinaia di migliaia di persone). Però esiste un "MA". 
L'iniziale successo sta pian piano scemando. I partner si sono accorti che forse la gente è un po' troppo abitudinaria. Difficilmente cambiano il loro ristorante preferito o il bar dove fare gli aperitivi. I clienti usufruivano del coupon di Groupon e poi difficilmente tornava nel medesimo locale senza avere sconti. In questo modo i partner di locali già conosciuti e nei centri città ha deciso repentinamente di non investire più su Groupon, troppo alti i costi(Groupon chiede fino al 50% del valore del coupon) e troppo basse le entrate  dopo l'investimento. Tutto ciò ha portato a un nuova ondata di partner, questi però non venivano più dalla città, ma erano principalmente ubicati fuori nella provincia, o spesso in altre città. Infatti mi è capitato più volte di vedere su Groupon Bologna(nella home page) offerte di palestre o ristoranti a Modena o a Ferrara. Niente di paradossale fino a questo punto. Alla fine è normale che sono i partner di provincia quelli che vogliono farsi pubblicità poiché fuori dai grossi passaggi cittadini. 

I partner di Groupon non sono solo ristoranti,alberghi, bar, palestre che una persona può trovare nella propria città. A un certo punto del cursus Groupon ha incominciato ad avere come partner anche siti e-commerce che proponeva taluni dei loro prodotti scontati, può essere un cellulare, una sedia, del vino..etc.etc..
Probabilmente è stata quest'ultima mossa a far cambiare a tante persone l'opinione su Groupon. Infatti ora molta gente odia e detesta Groupon e considera i suoi servizi pessimi. 
Considerando che un partner investe su Groupon per la quantità e non per la qualità molti clienti dopo risultano insoddisfatti. Se un partner vuole vendere un determinato prodotto a X euro e mette l'annuncio su Groupon, a lui non importa se vende più prodotti di quelli che ha in magazzino, anzi è felice. Questo però porta a un allungamento dei tempi di spedizione e il cliente dopo è insoddisfatto perché non ha il prodotto quando vorrebbe(solitamente subito). La critica del cliente è non rivolta al sito e-commerce bensi al sito di Groupon, ritenuto il principale artefice. Questo è un esempio più volte successo negli ultimi tempi. Basta vedere la bacheca di Facebook di Groupon che è piena di lamentele e insulti. Inoltre esiste anche una class-action contro la stessa Groupon. Ma la colpa è di Groupon? Sicuramente sì, gli accordi che essa deve fare con i partner dovrebbero essere migliori e più selettivi. Il rapporto Groupon-partner-cliente dovrebbe essere perfetto. Groupon si deve assicurare che il partner possa soddisfare il cliente e allo stesso tempo dovrebbe a  mio avviso diminuire i prezzi richiesti ai partner per ogni coupon venduto. Però sono i partner quelli che fanno il gioco più sporco. Secondo molti, e anche secondo me, un partner non tratta un cliente normale come un cliente avuto tramite Groupon. Forse potrebbe avere un senso tutto ciò ma dopo difficilmente il cliente tornerà a usufruire i servizi che ha offerto il partner in questione. 
Andando avanti di questo passo Groupon e i suoi similari tenderanno a sparire e ritengo che difficilmente andranno molto oltre il 2012. Sperando che mi sbagli spero che la politica di Groupon e dei partner con cui stringe accordi cambi. Alla fine non mi dispiaceva ogni tanto andare a una grigliata all-u-can-eat a 14 euro. 

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